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Usi alternativi dello scacciare “incanalare Energia Divina” 1di2.

Qui di seguito prendiamo in considerazione gli usi alternativi di scacciare consentiti nella campagna “La Carovana di Ulisse”.

Incanalare Bruciante

Tipo: Uso Alternativo (Non è un talento)

Prerequisiti: Scacciare extra, Chierico di Liv 5 o superiore, Carisma 13

Con questo utilizzo si possono danneggiare i non morti presenti in una specifica area, invece di influenzare per farli scappare o distruggere.

Questo uso è pensato soprattutto per quei non morti che di solito sono di alto livello, quindi difficilmente influenzabili dallo scacciare classico e si affianca al normale utilizzo.

Usando due tentativi extra per un totale di 3 tentativi il chierico effettua un normale tentativo di scacciare in un'area di 18 metri intorno a sé. In questo specifico caso i non morti non vengono più spaventati o distrutti immediatamente in base alla differenza tra i loro dadi vita e quelli del lanciatore, ma vengono danneggiati. Oltre a definire il massimo dei dadi vita influenzati dal tentativo dallo scacciare in questo caso i dadi vita influenzati diventano d6 di danno che andranno a colpire ogni non morto che è presente nell’area dell’incantesimo a partire da quello con minori dadi vita (come avviene normalmente). I non morti con dadi vita superiori a quelli del lanciatore non vengono influenzati. I non morti senzienti possono dimezzare il danno effettuando un tiro su Volontà.

Le normali resistenze ed immunità dei non morti allo scacciare si applicano normalmente, anche se per la resistenza il valore viene definito come modificatore negativo da applicare ad ogni dado di danno

Note: in caso si fosse utilizzata già la variante presente nel Perfetto Sacerdote, non si può utilizzare questo effetto alternativo, nato per affiancare la versione standard dello scacciare.

(REV DRM Perfetto Sacerdote per D&D 3.5)


Scacciare Cooperativo

Tipo: Uso Alternativo  (Non è un talento)

Prerequisiti: Scacciare extra, Chierico o Paladino di Liv 5 o superiore, Sag o Car 13 (in base alla classe) 

Utilizzando l’iniziativa più bassa tra quella dei partecipanti è possibile effettuare un tiro a contatto nei confronti del chierico che scaccia e bruciare un tentativo di scacciare o punire il male, per dare al sacerdote con il livello superiore un bonus pari a +1 ogni 5 livelli da chierico al risultato che determina il livello di lancio dello scacciare. Ogni partecipante extra può donare un ulteriore +1 alla prova. 

Nota: Solo i livelli da chierico o si contano per questo uso ma il paladino può utilizzare "punire il male" al posto del normale scacciare.

(REV DRM I Difensori della Fede/Perfetto Sacerdote per D&D 3.5)


Chiudere Portali

Tipo: Uso Alternativo  (Non è un talento)

Prerequisiti: Scacciare extra, Chierico o Paladino di Liv 5 o superiore, Carisma 13 

E’ identico a quello di Incanalare bruciante per quanto riguarda l’uso, ma in questo caso viene usato un solo tentativo di scacciare. I danni derivanti dai dadi vita influenzati verranno inferti al portale come se fosse una creatura non morta, con il livello pari alla somma dei livelli di colui o coloro che hanno aperto il portale.

Nota: E’ possibile cooperare alla chiusura del portale con un'azione di Scacciare Cooperativo, in questo caso il lanciatore deve però utilizzare uno scacciare extra per incanalare l'energia deigli altri partecipanti verso il portale. 

(REV DRM I Difensori della Fede/Perfetto Sacerdote per D&D 3.5)


Clan Wildwind

Al momento non ci sono simboli che rappresentano la famiglia.


Famiglia:

Wildwind


Tipo:

Clan Elfico Nobile


Cosa si sa di loro:


Primo in ordine cronologico, il Clan Wildwind è composto da profughi elfi provenienti dalle terre dell’Anglorand orientale. Sono gli ultimi componenti del clan sopravvissuto allo sterminio che avviene in quelle terre sui confini della regione Anglorandiana del Rashemen oramai caduta in mano al Thay. Sono stati portati in queste terre attraversando il mare da “La Simbul” su suggerimento di Elminster. La Simbul, ha contribuito lasciando una piccola forza militare, oramai ritornata in patria ed un gruppo di quaranta esploratori che invece hanno deciso di rimanere nel regno, raddoppiando praticamente il numero degli elfi.


Il clan è così composto da un centinaio di Elfi, di cui in pratica tutti elfi dei boschi, tranne la famiglia Di Talara e Elelil, che danno il nome al clan.


A loro è stato concessa la gestione del bosco a nord di congescor, di cui si stanno prendendo cura, cercando di ridargli un certo antico splendore. Al momento non fanno parte del ciclo produttivo del regno e principalmente si autosostengono da soli e tramite un “finanziamento” minimo lasciato da “La Simbul”


Non si sa molto altro del Clan. 


Esponenti conosciuti della Famiglia:


Talara Wildwind è una elfa della luna di bell’aspetto delicato e regale allo stesso tempo. Ha un portamento che suggerisce un passato di nobili origini. Molto pacata e collaborativa, rappresenta il suo popolo al concilio di Congescor dove normalmente da le sue opinioni se richieste. Di solito si astiene dal voto, salvo se l’argomento in qualche modo possa essere legato al bosco che è stato dato in gestione al Clan dai reggenti. Viene indicata come Capoclan dagli altri Elfi.


Elelil Wildwind è il compagno di Talara, anche lui elfo della luna ha un portamento regale , come la consorte. E’ molto riservato e solitamente prende la parola solo quando la moglie non è presente, facendo le veci 


Aerandir Lienlood, Elfo dei boschi, è il sacedote del Clan, si occupa degli aspetti religiosi legati alle divinità degli elfi. Guida spirituale del Clan, lo si vede difficilmente lontano dalla sua zona sacra.


Círdan Flienil, Elfo dei boschi, è il capo del Villaggio, è lui che di solito accoglie gli stranieri in visita al villaggio dal quale normalmente mai si assenta.


Haldir, è un elfo dei boschi che non si presenta con nessun nome secondario o di Clan, è il capo dei ranger esploratori lasciati qui da “La Simbul”. Ci si può rivolgere a lui se ci sono necessità che riguardano il suo gruppo.


Voce di popolo:


Dicono che ci siano degli elfi che ora abitano il bosco qui vicino.


Sembra che i reggenti abbiano fatto entrare degli elfi nel concilio, non so cosa c'entrano loro con le cose che riguardano la città.


Gli elfi non comprano nulla, ma ogni tanto portano cose belle che scambio volentieri con qualche cosa che ho.


Da quando ci sono gli elfi nel bosco non si può più lavorare in santa pace e i boscaioli si devono allontanare dal villaggio dove è pericoloso.


Non bastavano i centauri, adesso pure gli elfi. Basta che rimangono nel loro bosco.


Ci volevano degli elfi qui, dicono che questa terra era bellissima quando ci stavano loro.


Sostegno:


Congescor


Il clan Wildwind, secondo gli appunti del Gabelliere, non possiede un sostegno popolare, all'ultimo conteggio del 1380


Martin pescatore


Il clan Wildwind, secondo gli appunti del Gabelliere, non possiede un sostegno popolare, all'ultimo conteggio del 1380


Famiglia Flaminì

 


Famiglia:

Flaminì

Tipo:

Nobile

Cosa si sa di loro:

Ultima delle vecchie famiglie Nobili di Congescor, i  Flaminì sono originari dell’Impiltur Occidentale, di preciso della città di Dilpur

L’attività principale del ramo della famiglia di Congescor consiste nella realizzazione di profumi, mentre la famiglia in generale è famosa per gli eccellenti vini, venduti in tutto il paese. Sono inoltre specializzati in tutto ciò che è collegato al cibo. I cuochi Flaminì sostengono di poter cucinare di tutto, perfino le carni dei mostri. La famiglia ha anche ottimi sarti producono vestiti con vari stili e conciano pellicce, specie di lupo. Queste pellicce sono di grande valore per la loro pregiata confezione, e sono un segno di distinzione nella nobiltà Impiltruiana. Anche la Belladonna è un prodotto molto trattato dai Flaminì. 

Il loro capitale personale della famiglia è elevato in generale, ma non si sa bene di quanto ne possa usufruire e sia di gestione del ramo della famiglia di Congescor.

Sono giunti nella regione qualche anno dopo che Congescor fu fondata

Durante gli anni più oscuri della loro storia la famiglia scomparve senza lasciare tracce, riapparendo anni dopo come se nulla fosse accaduto. Si sa che in quel periodo, molti membri di questa famiglia tradirono Etienne Flaminì nella speranza di diventare capofamiglia. Sembra che solo grazie all’intervento di alcuni avventurieri Etienne rimase in vita e si salvò. Tornando al potere la faida famigliare invece di arrestarsi divenne un vero e proprio scontro e i parenti di Etienne morirono piano piano tutti, anche se questi, nella sua immensa generosità e spendendo una fortuna, li riportò in vita tutti, costringendoli anche a prestare un solenne giuramento, che molti dicono sia di origina magica, per impedire che in futuro la famiglia si distrugge da sola. I ribelli di Etienne vennero definiti dalla famiglia “Gli Stravaganti”. Ora gli stravaganti passano il loro tempo ad infastidire gli altri nobili.

Negli anni che seguirono Etienne decise di lasciare le decisioni a suo figlio maggiore e spostarsi nelle terre selvagge con il suo secondogenito Jean Pierre Flaminì, attuale capo famiglia del ramo di Congescor.

Nel tempo alcune famiglie seguirono Etienne e Jean Pierre nelle nuove terre. Questa gente ora è divenuta fedele ai Flaminì e forma una discreta parte della popolazione locale. La maggior parte dei membri della famiglia parla un dialetto proprio della regione di Dilpur.

I Flaminì non sono mai stati ricettivi ai problemi locali e alla vita politica sia durante la gestione del vecchio reggente che durante il periodo di gestione del regno dei Cavalieri di Sant'Elmo pur contribuendo a modo loro alla gestione di Congescor.

I Flaminì hanno un rapporto teso con gli Storelli a causa della relazione non autorizzata di Dario Storelli e Sophie Flaminì, e con gli Alcambra a causa dell'eccentrico Henri Flaminì che ha avuto l'ardire di corteggiare Antonieta Lopèz, moglie di Diego Alcambra. Il rapporto invece con i Tarmikos sembra essere quello di una forzata convivenza, soprattutto dopo che Dama Camille ha trasformato il giovane Notol Tarimikos in una puzzola e lo ha chiuso in gabbia per una settimana, quando la banda dei Tarmikos ha “accidentalmente” distrutto un carro di preziosi ingredienti per profumi. Mentre i Flaminì sembrano evitarsi completamente con gli Oznevoj.


Esponenti conosciuti della Famiglia:

Etienne Flaminì dovrebbe avere ora 82 anni, ma oramai sono parecchi anni che si è chiuso nella guglia di casa Flaminì e non esce.  Durante la notte si può notare sempre la luce della stanza accesa, tremolante. I Flaminì non amano si facciano troppe domande riguardanti Etienne e quando rispondono dicono che stia scrivendo il suo lascito, un ricettario colmo dei segreti della cucina e profumeria per la quale la famiglia è nota. Chi ricorda Etienne, lo ricorda come un uomo alto con lunghi capelli tenuti a treccia o sciolti e barba lunga. Vestiva sempre di colori pastello in tinta di solito unica e preferiva un abbigliamento comodo a quello formale.

Jean Pierre Flaminì è un uomo di 60 anni, attuale capofamiglia della famiglia. Jean Pierre è amante delle leggende e dei miti magici, si definisce un ricercatore. Purtroppo questa sua passione lo ha portato in passato a prender parte a spedizioni pericolose ed ora si trova costretto a dovervi rinunciare per prendersi cura degli affari di famiglia. Appare come un uomo alto dai capelli brizzolati e il sorriso smagliante, il suo naso largo e storto, derivante da un incidente, lo rendono quasi unico a Congescor. Veste sempre con abiti formali di colore azzurro o verde molto eleganti. E’ sposato con..

Camille Leroy è una donna di 56 anni, dal viso dolce ed aggraziato. Ha i capelli castani che porta sempre legati in una sorta di treccia a corona e veste sempre con abiti consoni ad una dama. Madame Camille è sempre molto garbata e a modo e difficilmente la si vede perdere la pazienza in pubblico. Ha un passato da maga e da avventuriera che ha lasciato dopo una disavventura in cui per poco perse la vita, della quale non ama parlare. Si dice non abbia più riavuto il suo libro degli incantesimi finito in fumo, ma conserva alcuni oggetti magici dei tempi passati come la verga della trasmutazione che ha usato apertamente a Congescor su Notol Tarimikos.

Richard Flaminì di 38 anni è il figlio maggiore di Jean Pierre, appare come uomo molto riservato dai modi cortesi e garbati. Alto dai capelli e barba rada e brizzolata, presenta un naso aquilino che lo contraddistingue e ricorda quello del padre prima dell’incidente. Spesso porta con sé un monocolo che usa per guardare meglio le scritte a necessità. E’ sposato con Dama Isidore Lamiet (36), praticamente da sempre visto che i due si frequentano sin da quando erano amici di infanzia, da cui ha avuto il figlio Andrè David (18). Tutti e tre sono profumieri molto abili e si dedicano pienamente a questa attività che ha reso questo ramo della Famiglia conosciuta nell’ Impiltur. Posseggono una muta di lupi addestrati, a cui vogliono molto bene e che usano per muoversi in slitta durante l’inverno.

Jean Luis Flaminì è il secondogenito maschio, ha 32 anni ed è il gemello di Sophie. Uomo di bell’aspetto, dai lineamenti regolari, capelli neri ed occhi di un azzurro intenso, veste sempre molto elegante con abiti ricercati e con accessori in pelliccia. Molte donne di Congescor vengono strattonate anche brutalmente dai mariti dopo il suo passaggio.

Da sempre molto attaccato alla sorella Sophie, ultimamente risulta più distaccato da lei ha causa del rapporto che quest’ultima ha con Dario Storelli e che non viene ben visto dalla famiglia.

E’ sposato con Nathalie Malòn (30), da cui non ha mai avuto figli, infatti sembra che la giovane donna sia sterile, cosa che turba moltissimo la coppia e che rende Nathalie molto triste e remissiva nei confronti di qualsiasi situazione, anche se Jean Luis è molto premuroso nei suoi confronti.

Sophie Flaminì è una donna di 32 anni di bell’aspetto. Come il gemello Jean Luis ha lineamenti regolari, occhi azzurri e dotata di indubbio fascino. Porta di solito i capelli corti e neri, tagliati in un ordinato caschetto. Risulta molto solare, anche se alcune volte la si può trovare in giro triste di notte mentre guarda il cielo. Da oramai 6 anni, da dopo 4 anni dall’inizio della relazione con Dario Storelli, non vive più a casa Flaminì, ma in una stanza della taverna locale, la più bella disponibile, regolarmente pagata da Madame Camille. Come accennato Sophie ha una relazione con Dario Storelli, non accettata dalle due famiglie, ma che i due vivono comunque anche se questo li isola dai parenti.

Henry Flaminì è un giovane di 30 anni, anche lui di bell’aspetto, ha preso i tratti delicati e gli occhi azzurri di Madama Camille, come i fratelli. Sebbene vesta abiti eleganti risulta trasandato, alcune volte sporco, sudato e con un cattivo odore. Henry è noto in paese per essere pazzo, segue le sue voglie senza pensare, se ha voglia di mangiare prende la prima cosa che trova, al mercato o dove capita, se vuole farsi il bagno si spoglia nudo e si getta in una fontana o al mare. Questo lo fa in ogni occasione anche quando si tratta di donne, cosa che ha creato non pochi problemi, compreso lo storico “equivoco” con  Antonieta Lopèz, moglie di Diego Alcambra, situazione che ha incrinato profondamente il rapporto tra le due famiglie. Jaen Pierre ha provato a tenere chiuso a casa Flaminì il figlio. Henry e anche stato rinchiuso in cella dall’ex sceriffo William Sorbo, ma in quelle occasioni ha dato di matto e ha cercato di impiccarsi e spaccarsi la testa. Da quel momento Henry è seguito da due persone di casa Flaminì, un servitore, chiamato Glotto “Malchanceux”, che passa a risarcire al meglio coloro che vengono “disturbati” in qualche modo da Henry e un mercenario di nome Sean Balou, che spesso fa il gioco di Henry fingendosi suo compare ma che spesso lo frena nei casi più inopportuni. Sebbene tutta Congescor sappia della cosa, Henry sembra non accorgersene.

Magdalene Flaminì ha 56 anni ed è la soralla di Jean Pierre nonchè terzogenita di Etienne. Veste sempre molto elegante con abiti a gonna larga, con ampi sbuffi e merletti, di solito azzurri e neri, colori della casata. Porta in testa sempre una parrucca molto evidente ed acconciata di colore bianco e trucco marcato utile a coprire le poche rughe. Madame Magdalene, risulta una donna ferma e risoluta che però raramente contraddice in pubblico il marito Alain Deville (58), da sempre fido consigliere ed amico del fratello Jean Pierre. Da poco si vedono poco a Congescor, essendo stato dato loro il compito di amministrare il difficile territorio concesso dai regenti ai Flaminì. I due hanno un figlio Gaston Deville di 30 anni, rientrato da poco in famiglia dopo la morte della moglie e di figli a causa di un attentato causato da una famiglia di cugini circa cinque anni fa.

Charles Flaminì è un giovane uomo di 26 anni nipote di Jean Pierre e l’ultimo dei figli di Albèrt Flaminì, primo genito di Etienne. Si è trasferito a Congescor subito dopo essersi sposato con la bella Isabelle Renoir (20). Condivide con lo zio la passione della ricerca di rovine e manufatti, ma al momento è più un teorico che praticante sul campo ed in realtà sembra non aver trovato una sua dimensione. Molto volubile si lascia trasportare dal momento cercando gioia ora in una occupazione ora in un altra. Dama Isabelle è una tipica ragazza di corte estremamente gentile ed educata. E’ stata scelta ultimamente da Astrim come dama di compagnia per Ixilith, condividendo con lei la passione per musica e pittura.

Guillame Flaminì di 52 e sua moglie Janette Lamplò di 42 anni sono i cugini di Jean Pierre. Se non si sapesse in paese nessuno direbbe che i due sono parte della famiglia nobile. Sono rudi, burberi, quasi animaleschi nei modi e nelle maniere. Vestono come boscaioli o cacciatori ed amano la vita fuori paese. Non vivono nemmeno dentro le mura, ma nella zona rurale di Congescor. Da quando Jean Pierre, non si occupa più in prima persona delle sue ricerche sono loro ad avere questo compito che li tiene spesso lontano da casa e ultimamente nel territorio concesso alla famiglia.

I due hanno un figlio Simone Flaminì di 21 anni. Il ragazzo è l’opposto dei genitori con cui non vive oramai da tempo. E’ un ragazzo delicato, con capelli riccioluti e neri, sempre ben vestiso, truccato e profumato. Abita al tempio anche se questa cosa ora lo disturba moltissimo, reputando il luogo non adatto a lui. Ha chiesto di essere accreditato come Sacerdote di Sune per le leggi dell’Impiltur, ma non essendo la religione conforma alle norme sta avendo lo stesso noviziato degli ordinati della triade, cosa che sopporta con difficoltà.


Voce di popolo:

Dicono che il vecchio Etienne è morto! Ucciso da qualche parente e che quello che si vede di notte nelle torre sia il suo sudario in cerca di vendetta.

Sir Jean Pierre è stato vittima di un attentato da parte dei maghi rossi e non si sa come ne sia uscito solo con il naso rotto. Dicono sia quasi stato carbonizzato.

Madame Camille è pericolosa come un serpente nascosto nella tana. Ha talmente tanti strumenti magici che potrebbe distruggere tutta la città se volesse. 

Il giovane Andrè David ha preso il meglio da tutti i membri della Famiglia.

Flaminì? Esiste una famiglia Flaminì a Congescor? E chi sono?

Una volta, una inserviente dei Flaminì ha detto che la torre della casa è protetta magicamente, e anche se doveva portare tutte le sere un pasto e lasciarlo vicino alla porta, era convinta che servisse per non fare uscire il fantasma. Poi è scomparsa

I lupi di Dama Isidore sono tutta gente trasformata dalla “vecchia” Camille o dalle cose strane che escono dalle loro ricette.

I Flaminì pagano gli inservienti di casa il triplo di ogni altro padrone. Tutti vorrebbero andare a lavorare in quella casa, ma sono molto esigenti.

Sophie Flaminì non può avere una casa regolare o i parenti la ucciderebbero. E’ costretta a vivere in taverna come una puttana per far capire a tutti che lo è.

Henry Flaminì è un cane, dove va piscia! E’ pazzo e non bastano i soldi del padre per non odiarlo, prima o poi qualcuno che lo appende ad una trave lo trova.

I profumi e il cibo dei Flaminì è fantastico, purtroppo non possiamo permettercelo

La vecchia inserviente di Etienne è riverita e servita come una signora in onore al suo onorato servizio.

I Flaminì sono dei veri nobili come quelli che vedi nelle grandi città, siamo fortunati ad averne qui da noi..

Le orge di Simone Flaminì sono note a tutti. Lo sceriffo dovrebbe intervenire in qualche modo. Speriamo che al tempio lo raddrizzino un pochino. Quasi quasi sono meglio i genitori che si comportano come due orsi in calore.

Prima o poi i Flaminì assassineranno Dario Storelli e scoppierà una guerra in città.


Sostegno:

Congescor

I Flaminì , secondo gli appunti del Gabelliere, posseggono un sostegno popolare di 38 famiglie cittadine, all'ultimo conteggio del 1380

Martin pescatore

I Flaminì , secondo gli appunti del Gabelliere, posseggono un sostegno popolare di 3 famiglie cittadine, all'ultimo conteggio del 1380